Perché la Pro Loco ha adottato il simbolo del San Giorgio?

Il San Giorgio nella sua lotta contro il Drago diviene il simbolo della lotta tra il bene e il male.
La leggenda narra che dopo aver ucciso il Drago, questo fosse portato fuori dalla città trascinato da quattro paia di buoi. La tradizione Romagnola vuole che sui carri agricoli venisse riportato il simbolo del San Giorgio e pertanto trovi il suo collegamento al fatto che anche la castellata “Castlè” carro agricolo per il trasporto del vino, un tempo, veniva trainato dai buoi . Sulla base di questi elementi stotici, la Pro Loco scelse di adottare i simboli del San Giorgio e della Castellata proprio per portare avanti la tradizione e ricordare le sue radici.
Inizialmente si diceva che Castel Bolognese fosse stata fondata il 23 aprile data in cui viene celebrata la memoria di San Giorgio. San Giorgio era, insieme a San Petronio, uno dei patroni del paese.



PRO LOCO CASTEL BOLOGNESE



2 giugno 2014

Chiesa di Santa Maria della Misericordia

sabato 31 maggio
ore 17.00
inaugurazione
Documenti ritrovati
Frammenti di storia di Castel Bolognese (XVI-XIX sec.) dal mercato antiquario...
Mostra della donazione Mario Giberti e Nicodemo Montanari
al Comune di Castel Bolognese
presentazione a cura di Andrea Ferri vice direttore dell’Archivio diocesano di Imola
Chiesa di Santa Maria della Misericordia - via Emilia Interna n. 86/A, Castel Bolognese (Ra)
dal 31 maggio al 15 giugno 2014
orari di apertura: feriali ore 16.30 - 19.30 _ sabato e festivi ore 10.00 - 12.00 / 17.00 - 23.00
Sabato 31 maggio, alle ore 17.00, nella Chiesa di Santa Maria della Misericordia, avrà luogo l’inaugurazione della mostra Documenti ritrovati. Frammenti di storia di Castel Bolognese (XVI-XIX sec.) dal mercato antiquario, resa possibile grazie alla donazione dei castellani Mario Giberti e Nicodemo Montanari; l’esposizione sarà illustrata da Andrea Ferri, vice direttore dell’Archivio diocesano di Imola, nella nuova cornice della Chiesa di Santa Maria della Misericordia appena ristrutturata e riqualificata. Nell’occasione sarà ricordata, con l’apposizione di una targa, la donazione in memoria del castellano Danilo Brunetti. Una donazione, voluta dai familiari e amici di Danilo, che ha contribuito alla riqualificazione della chiesa.
Negli ultimi anni il Comune di Castel Bolognese ha ricevuto numerose donazioni che hanno contribuito ad arricchire il patrimonio storico, artistico e culturale della nostra città, e una delle più interessanti e preziose è certamente questa: una trentina di documenti storici sparsi su Castel Bolognese, dal 1500 al 1800 circa, raccolti nel tempo da due cultori delle proprie radici, Mario Giberti e Nicodemo Montanari, residenti da tempo a Imola ma molto legati al loro paese d'origine. Tra i documenti più significativi è stato scelto, come emblema e immagine della mostra, un manifesto a stampa firmato da Tommaso Galleppini e riguardante alcuni doveri dei pubblici amministratori durante l’occupazione francese in nome della Repubblica Cisalpina. Appena unita la Romagna alla Repubblica Cisalpina, con decreto del Direttorio Esecutivo in data 27 luglio 1797 pubblicato il 31 successivo, i Commissari Organizzatori di Forlì, Oliva e Vincenzo Monti, fissarono due amministrazioni separate, rispettivamente a Faenza e a Rimini che assume il titolo 2 Rubicone. Quella di Faenza, sotto il titolo di Lamone, comprendeva anche Castel Bolognese che prese il nome di Castel Senio a seguito del passaggio di giurisdizione da Bologna a Faenza. Era composta da Francesco Ginnasi presidente di Faenza, Giuseppe Zaccarelli di Forlì, Filippo Collina di Ravenna, Giambattista Annichini di Bagnacavallo e Filippo Vestri di Lugo. Lorenzo Montanari ne era il segretario e Tommaso Galleppini il Commissario del Potere Esecutivo. La data, 2 Germinale anno VI, corrisponde al 22 marzo 1798.
A Mario e a Nicodemo un sentito ringraziamento esteso alla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola che sostiene finanziariamente questa importante iniziativa culturale.
Castel Bolognese, 29 maggio 2014

Foto: Chiesa di Santa Maria della Misericordia 
sabato 31 maggio 
ore 17.00
inaugurazione
Documenti ritrovati 
Frammenti di storia di Castel Bolognese (XVI-XIX sec.) dal mercato antiquario
Mostra della donazione Mario Giberti e Nicodemo Montanari 
al Comune di Castel Bolognese
presentazione a cura di Andrea Ferri vice direttore dell’Archivio diocesano di Imola 

Chiesa di Santa Maria della Misericordia - via Emilia Interna n. 86/A, Castel Bolognese (Ra)                                  
dal 31 maggio al 15 giugno 2014 
orari di apertura: feriali ore 16.30 - 19.30 _ sabato e festivi ore 10.00 - 12.00 / 17.00 - 23.00
   
Sabato 31 maggio, alle ore 17.00, nella Chiesa di Santa Maria della Misericordia, avrà luogo l’inaugurazione della mostra Documenti ritrovati. Frammenti di storia di Castel Bolognese (XVI-XIX sec.) dal mercato antiquario, resa possibile grazie alla donazione dei castellani Mario Giberti e Nicodemo Montanari; l’esposizione sarà illustrata da Andrea Ferri, vice direttore dell’Archivio diocesano di Imola, nella nuova cornice della Chiesa di Santa Maria della Misericordia appena ristrutturata e riqualificata. Nell’occasione sarà ricordata, con l’apposizione di una targa, la donazione in memoria del castellano Danilo Brunetti. Una donazione, voluta dai familiari e amici di Danilo, che ha contribuito alla riqualificazione della chiesa.
Negli ultimi anni il Comune di Castel Bolognese ha ricevuto numerose donazioni che hanno contribuito ad arricchire il patrimonio storico, artistico e culturale della nostra città, e una delle più interessanti e preziose è certamente questa: una trentina di documenti storici sparsi su Castel Bolognese, dal 1500 al 1800 circa, raccolti nel tempo da due cultori delle proprie radici, Mario Giberti e Nicodemo Montanari, residenti da tempo a Imola ma molto legati al loro paese d'origine. Tra i documenti più significativi è stato scelto, come emblema e immagine della mostra, un manifesto a stampa firmato da Tommaso Galleppini e riguardante alcuni doveri dei pubblici amministratori durante l’occupazione francese in nome della Repubblica Cisalpina. Appena unita la Romagna alla Repubblica Cisalpina, con decreto del Direttorio Esecutivo in data 27 luglio 1797 pubblicato il 31 successivo, i Commissari Organizzatori di Forlì, Oliva e Vincenzo Monti, fissarono due amministrazioni separate, rispettivamente a Faenza e a Rimini che assume il titolo 2 Rubicone. Quella di Faenza, sotto il titolo di Lamone, comprendeva anche Castel Bolognese che prese il nome di Castel Senio a seguito del passaggio di giurisdizione da Bologna a Faenza. Era composta da Francesco Ginnasi presidente di Faenza, Giuseppe Zaccarelli di Forlì, Filippo Collina di Ravenna, Giambattista Annichini di Bagnacavallo e Filippo Vestri di Lugo. Lorenzo Montanari ne era il segretario e Tommaso Galleppini il Commissario del Potere Esecutivo. La data, 2 Germinale anno VI, corrisponde al 22 marzo 1798.

A Mario e a Nicodemo un sentito ringraziamento esteso alla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola che sostiene finanziariamente questa importante iniziativa culturale.                      
Castel Bolognese, 29  maggio 2014

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